L’alimentazione del cane è uno degli argomenti più interessanti e dibattuti del panorama cinofilo. L’interesse principale di ogni buon padrone è prima di tutto che il proprio cane completi, possibilmente con il massimo della soddisfazione, il proprio pasto.
Spesso tendiamo a pensare che riproporre sempre lo stesso pasto al nostro cane, possa diventare alla lunga “noioso”. La questione del gusto appartiene ad una dimensione tutta umana; un uomo non concepisce un menù monotematico. Un cane invece potrebbe mangiare la stessa scodella di crocchette per tutta la vita. Se noi associamo un buon pasto al gusto, i cani associano il buon pasto alla sazietà. Avere la “pancia piena” significa in natura, garanzia di sopravvivenza.
Il cane, per natura è un carnivoro. E’ ovvio che millenni di convivenza con l’uomo abbiano modificato le sue abitudini alimentari e il suo apparato digestivo. Vivere in prossimità degli accampamenti umani, nutrendosi degli scarti dell’alimentazione umana, ha fatto si che i cani cominciassero ad assumere nella dieta farinacei, proteine di vario tipo, olii di vario genere.
Ad oggi, un’alimentazione che possa dirsi veramente bilanciata non può essere cosituita di sola carne. Ad oggi, l’industria zootecnica ha compiuto passi da gigante nelle formulazioni degli alimenti preparati per animali d’affezione, rasentando la perfezione nel bilanciamento dei nutrienti.
Nello specifico, il cane ha bisogno dei seguenti elementi nutritivi:
- Proteine: sono il nutrimento indispensabile dei muscoli. Le sostanze albuminoidi o proteine, per l’appunto, hanno lo scopo principale di reintegrare l’usura dell’organismo, permettendo la crescita del cucciolo, e poi in seguito, di fornire energia. Un cane non può essere per nessun motivo privato delle proteine. L’apporto giornaliero deve essere di circa il 20%; i cuccioli e le femmine in allattamento richiedono una percentuale maggiore, mentre i cani sedentari e quelli anziani ne richiedono una minore. Le fonti proteiche migliori sono quelle d‘origine animale, in particolare la carne di bue, quella di pesce, che deve essere somministrata cotta e priva di spine, le uova, i cereali, il latte e i formaggi magri. Nota a proposito della digestione delle proteine: l’operazione di trasformazione delle stesse in peptone all’interno dello stomaco, è molto lenta (dura circa 12 ore) per cui è consigliabile dare al cane il pasto maggiormente proteico alla sera, quando al cane non è richiesto alcun lavoro muscolare o cerebrale, e lo stomaco può compiere il suo lungo lavoro durante il sonno ristoratore del cane.
- Carboidrati: fonte energetica per l’organismo utilizzata dal lavoro muscolare, queste sostanze non sono necessarie per l’alimentazione del cane che può sopravvivere solo con proteine e grassi, tuttavia è bene integrarli visto che agiscono come surrogati dei grassi. Le principali fonti di carboidrati sono cereali, zucchero, frutta, riso, pasta e tutte le farine di cereali, più amido, fecola e zuccheri. Ad eccezione dei cereali, della frutta e dello zucchero, che possono essere “forniti” crudi, la digestione dei carboidrati è migliore quanto maggiore è il loro stato di cottura e di “spappolamento”.
- Grassi: Il compito dei grassi è quello di fornire all’organismo energia e calore, e inoltre, favoriscono l’assimilazione delle sostanze proteiche al punto tale da raddoppiarne il loro valore nutritivo, rendendo assimilabili fosforo e calcio. Il fabbisogno giornaliero è di circa il 10%; le migliori fonti sono quelle d’origine vegetale, come l’olio di oliva e di semi. Altre fonti sono quelle d’origine animale, come il tuorlo d’uovo, le carni, i formaggi magri e i cerali.
- Vitamine: sono fondamentali per i cuccioli e le femmine in gestazione e in allattamento, in quanto permettono o regolano le funzioni vitali dell’organismo. Non potendo sintetizzare tutte le vitamine necessarie, il cane deve assimilarle con l’alimentazione. Le migliori fonti sono la frutta, le verdure, da preferire quelle prive di acido ossalico (lattughe, spinaci, bietole, cicorie) come le carote, i cereali, le carni, il latte e i derivati e le uova.
- Minerali: sono contenuti in quantità diverse in ogni alimento, e sono fondamentali per le femmine in gravidanza e i cuccioli.
Certo è che non bisogna confondere “bilanciato” con “di qualità”. E’ possibile ottenere difatti lo stesso apporto calorico anche utilizzando sottoprodotti dell’alimentazione, ad esempio, farine, ossa, zampe, becchi, piume e tutti quelle parti non destinate all’alimentazione umana.
Inoltre, è uso delle marche meno conosciute e meno “care” raggiungere il “bilanciamento” calorico, utilizzando come materia prima principale i cereali. I carboidrati sono elementi importanti nella dieta del cane, ma non possono esserne i principali costitutitivi. E’ bene prima di acquistare un mangime per cani, leggere bene le etichette. Il primo ingrediente citato deve essere la carne.
Diciture come carni e sottoprodotti di origine animale, sono indicative di una scarsa qualità dell’alimento. Una buona etichetta specifica l’ingrediente principale e la fonte proteica ad esempio “carne di agnello (25%)”. Controlliamo anche i conservanti: scegliamo preferibilmente quelli naturali come la vitamina E, a scanso di quelli chimici come il BHT.
Gli alimenti secchi sono energia concentrata!
Avendo subito un processo di disidratazione, a parità di peso con l’alimento umido sono maggiormente caloriche. Va da sé che con una minore quantità sarà possibile fornire al nostro cane tutti i principi nutritivi di cui ha bisogno, mentre utilizzando le “scatolette” come unico alimento, spesso e volentieri, soprattutto nel caso di animali di grossa mole, sarà necessaria una dose molto superiore.
Conviene utilizzarlo per aumentare l’appetibilità dell’alimento secco, regalando al nostro cane, un boccone prelibato, all’interno della pappa quotidiana.
Utilizzare un alimento secco permetterà inoltre ai nostri beneamini di mantenere i denti puliti.
L’alimentazione del Cocker
Il cocker è un cane allegro e gioviale; come tale, anche il suo rapporto con il cibo è adorabile. Ama mangiare, spesso e volentieri. Non a caso, è facile vedere i nostri lungorecchiuti affetti da pinguedine!
Ne deriva che l’alimentazione per questo cane va curata con particolare attenzione fin dalla più tenera età.
E’ bene affidarsi ad ottimi mangimi per cuccioli (diffidando delle marche da supermercato, in questo caso la qualità è veramente povera e il risparmio non è mai guadagno..ne pagherete di veterinario quando, andando avanti con gli anni il vostro cane comincerà ad accusare degli scompensi).
Cocker in sovrappeso dovranno essere tenuti sotto particolare controllo, in quanto l’obesità è una vera e propria patologia con seri rischi per la salute. Per tornare in linea, o per mantenimento senza affamare il cane, si può sostituire un pugno di crocchette con un bicchiere di riso soffiato.
I cuccioli di cocker devono mangiare in modo abbondante, e rimanere “tondi”, ma non troppo. Direi, piacevolmente cicciottelli. Cuccioli non alimentati correttamente, inappetenti, o semplicemente, troppo distratti dalla voglia di vivere per concentrarsi sulla ciotola, potrebbero crescere alti e lunghi, perdendo i contatti con le proporzioni dettate dallo standard di razza.
E’ possibile integrare l’alimentazione dando un tuorlo d’uovo a settimana, un cucchiaio di ricotta, o di yogurt magro bianco. Se ben tollerato, un cucchiaio di olio di semi di girasole regalerà un pelo meraviglioso ai nostri cocker.
E’ possibile inoltre, se il cucciolo e/o il cane adulto lo digeriscono bene, anche integrare l’alimentazione con del latte vaccino, tenendo presente che il latte di mucca è molto diverso dal latte di cagna, non solo dal punto di vista nutrizionale, ma anche dal punto di vista digestivo. Il latte di cagna è una sostanza densa che uniformemente si sposta dallo stomaco all’intestino. Il latte di mucca invece una volta giunto nello stomaco del cane si divide in due parti: una solida, la caseina, e la seconda, completamente liquida, contenente albumina, lattosio, e acqua. La parte liquida giungerà subito nell’intestino, e la parte densa viene “lavorata” in un secondo momento. Questa separazione produce una fermentazione, che crea acido lattico, una sostanza caustica per l’intestino del cane, che provoca infiammazioni, enteriti, eczemi e molti altri inconvenienti.
Siccome è innegabile il valore nutrizionale del latte di mucca, è un peccato pensare di non sfruttarlo. E’ possibile correggerne la tossicità, aggiungendo altri nutrienti. La migliore soluzione è quella di integrare il latte con uguale quantità di uova fresche sbattute. L’emulsione risultante è molto simile al latte di cagna e per questo molto più digeribile.
Il numero dei pasti varia in funzione dell’età: sono consigliabili 5 pasti al giorno nei cuccioli di 2 mesi, 4 dai due ai tre mesi, 3 a cinque mesi e 2 dai 6 mesi in poi, e tali rimarranno per tutta la vita.
Il fabbisogno energetico di un cocker in normale attività è di circa 750 kcal al giorno. Aumenta fino ai 1200 per cani che lavorano o in gestazione/allattamento.
I cibi freschi: un argomento controverso
Benchè come ho già accennato i cibi industriali contengano già tutti i nutrienti di cui il cane necessita per la sua alimentazione e il suo benessere, le nuove tendenze sociali in campo di alimentazione, come il vegetarianismo, la dieta Barf, le mode Bio ecc, hanno riportato in auge le diete cosidette “casalinghe”.
Benchè io stessa non le utilizzerei mai in un cucciolo in crescita in quanto probabile fornirgli, pur mettendoci tutta la buona volontà del mondo, un alimento sbilanciato.
Ad ogni modo, ad un cane adulto, se si ha il tempo, la pazienza e la dedizione di preparare un pasto fresco al cane, è possibile nutrirlo senza scompensi.
Presto online un menù tipo da utilizzare come dieta casalinga!
Piccolo consiglio: E’ buona regola utilizzare una ciotola stretta all’imboccatura e larga al fondo, in modo che il cane durante la pappa non ci infili le lunghe orecchie, insozzandole di cibo.
Fonti:
*”Il Cocker e gli altri spaniel da caccia” di G.B. Donati/ De Conte – Editoriale Olimpia
*”Il Cocker Spaniel” di M.v. Fischer Trammingen – Nicolò Nicolosi Editore