Toelettare un Cocker Spaniel Inglese non è un’impresa facile, né alla portata di tutti. Ma nulla vieta che con un po’ di impegno e costanza, gli attrezzi giusti e un pò di curiosità, possiate con il tempo imparare a tenerlo in ordine. Non potrete pretendere da voi stessi la precisione o l’armonia generale che il toelettatore professionista può offrirvi, ma un risultato accettabile assolutamente si.
Qualora infatti non siate interessati alle esposizioni canine – per le quali è certamente richiesta una toelettatura professionale – il vostro obiettivo deve essere semplice: tenere il cane pulito, senza eccesso di pelo. Il Cocker Inglese non ha periodi di muta come per altre razze canine; già dalla tenera età sviluppa una grande quantità di sottopelo lanoso che lo fa assomigliare più ad un orsetto che ad un cucciolo. Questo sottopelo però non si ricambia da solo, lasciando spazio al pelo maturo da adulto; senza un’adeguata rimozione infatti aumenta in quantità e in volume, privando il vostro Cocker della sua originarie fattezze.
Alcuni proprietari arrivano facilmente ad amare di riflesso al proprio peloso anche il look naturale e trasandato del Cocker senza toelettatura, dimenticando che la toelettatura del cane, di qualunque razza, è un’operazione necessaria sia dal punto di vista igienico-sanitario, sia dal punto di vista del benessere del cane stesso.
Un cane con il pelo delle zampe lasciato lungo a mo’ di ciabatta, sarà maggiormente predisposto ad incontrare un forasacco, ad essere infestato da zecche e pulci, potrebbe calpestare sporco inimmaginabile e portarlo dentro casa.
Un discorso simile è applicabile anche alle orecchie non toelettate. Essendo questa una razza con le orecchie pendule avrà di base già una minore areazione del padiglione auricolare. La crescita incontrollata di pelo, per la lunghezza di circa 4 dita all’interno e all’esterno del padiglione auricolare , limita -se non azzera- la possibilità di aerazione, creando un ambiente ideale per batteri e muffe, che daranno molto fastidio al nostro cane, predisponendolo ad otiti ricorrenti. Avrete certamente letto in giro che il cocker ha “problemi di orecchie” ebbene tali problemi possono essere ridotti, eliminati o non presentarsi del tutto con una buona toelettatura. Inoltre anche in questo caso i forasacchi trovano un terreno fertile nelle frange lanose del cocker , e possono risalire incontrastati fino al padiglione grazie all’eccesso di pelo che gli fa da scala.
E il pelo sulla coda? Partendo dal presupposto che parliamo di un Cocker e non di un Setter inglese….certo, anche le frange della coda vanno regolate corte, immaginate semplicisticamente anche un mal di pancia occasionale come potrebbe conciarle ;-)
Per la testa potrebbe essere un discorso diverso, quella chioma rock non sembra dare troppi problemi….ma se ricordate quando detto in precedenza e cioè che il sottopelo lanoso cresce ad oltranza sul pelo serico, non permettete a quest’ultimo di poter crescere né alla pelle di respirare, rischiando problemi dermatologici.
E se questo vi sembra poco, aggiungo che il pelo lanoso fa una quantità di nodi che non pensavate nemmeno che il vostro cane avesse, soprattutto nelle aree di difficile “accesso”, come l’inguine e sotto le ascelle. A volte infatti si passa il cardatore sul pelo del cane e si pensa che sia sufficiente. In realtà, il cardatore non fa che appiattire il pelo, ma non toglie il nodo, anzi. Il più delle volte potreste non accorgervi della lana che sta cominciando a fare massa e nodi). Se questo cockerotto non slanato correttamente poi lo mettete in vasca avrete il doppio effetto di 1) cementare i nodi 2) di aumentare considerevolmente i tempi di asciugatura e conseguentemente 3) di contribuire significativamente allo stipendio di tutti i dipendenti ENEL.
SLANATURA O STRIPPING?
Come qualcuno di voi già sa o ha sentito dire, il cocker non si tosa, si toeletta con lo stripping. Ma cos’è lo stripping? Per definizione, è la pratica di rimozione manuale del pelo maturo/morto per lasciare spazio al pelo nuovo. Nei cani a pelo ruvido, come i terrier e i bassotti, la procedura si effettua con un apposito coltellino. I cocker però hanno un pelo di diversa tessitura e lo stripping così come nasce, non è una tecnica pienamente applicabile. Il pelo lanoso del cocker va rimosso prima manualmente, slanando il pelo. Stripping e slanatura vengono confuse come se fossero un’unica procedura, ma sono due operazioni diverse e complementari.
Lo slanatore (il famoso MARS Coat King 20 lame) è lo strumento maestro per quest’operazione. Si passa sul corpo del cane, dalla testa alla coda, passando per le spalle, i glutei e fronte delle zampe. Rimuove in maniera eccellente l’eccesso di lanugine. Quando lo slanatore non ‘pesca’ più, arriva il momento di praticare lo stripping. Il coltellino da stripping per antonomasia idealmente non si usa, perché tende, se utilizzato erroneamente o anche con eccessiva forza, a tagliare e spezzare il pelo. Per togliere la lana rimanente, si procede a mano, effettuando il plucking, cioè la rimozione manuale delle ciocche di lana, prendendole tra indice e pollice. E’ questa, nella pratica , l’operazione di stripping che si può mutuare sul cocker spaniel inglese. Per avere una maggiore presa, si può utilizzare una apposita pietra pomice. Essa simula l’azione del coltellino nei peli duri, senza però il rischio di tagliare il pelo, rovinandolo.
Quello che è importante sapere è che il grosso del pelo e della lana il Cocker lo avrà da cucciolo. La lana comincia a crescere dai 3 mesi e mezzo, e non è inusuale ma anzi, consigliato, abituare il cucciolo progressivamente ad essere toelettato, chiaramente in linea con la sua età. Spesso mi capita di vedere cuccioloni di 6/7 mesi che sono completamente sommersi dal proprio pelo. A volte sono proprio i toelettatori che procrastinano fino al giorno del mai, affermando che il pelo non va toccato prima dell’età adulta. Posso dirvi con certezza, dopo 14 anni di vita con il cocker che è assolutamente falso. Non c’è nessuna controindicazione a slanare un cucciolo se il pelo è pronto a tale operazione (generalmente, già a 4/5 mesi lo è), anzi. Agire prontamente comporta diversi vantaggi:
- Il cucciolo si abitua da subito ad una pratica che lo accompagnerà per la sua intera vita.
- La mole di lana che si accumulerà sarà sempre in una quantità gestibile da richiedere un quantitativo di tempo facilmente tollerabile da un cucciolo anziché sessioni di lavoro infinite e per forza di cose, incomplete.
- Imparerete a tenere in ordine il vostro cane, pulito e senza nodi il vostro cocker lasciando al toelettatore l’onore di rifinirlo alla perfezione.
L’importante è, se non ci sono motivi particolari (operazioni, sterilizzazione, pelo troppo lanoso, cane sportivo ecc) , non tosare il cocker, per non rovinarne la qualità di pelo.
L’impegno base per la cura del pelo è una spazzolata ogni 10/15 giorni con un ottimo prodotto condizionante, districante. Chiaramente se avete portato il vostro beniamino nel bosco, al lago, nello sporco selvatico, si merita un controllo extra alla fine di ogni avventura.
ACCESSORI
Gli accessori di cui avrete bisogno sono:
Passiamo adesso al bagnetto. Vi consiglio sempre di affrontare questa fase avendo precedentemente slanato il vostro Cocker. Questo diminuirà i tempi di asciugatura e eliminerà il rischio di creare nuovi nodi ancora più difficili da sciogliere.
IL BAGNO
-una vaschetta o un tappetino antiscivolo da utilizzare in vasca o nella doccia.
-una spugna grande e morbida
-uno shampo di ottima qualità per cani – diffidate delle marche da supermercato. Il cocker è un cane che va lavato con una certa frequenza e utilizzare il prodotto sbagliato significa alterane il ph senza contare il rischio di irritazioni.
-un balsamo di ottima qualità.
– un paio di grandi asciugamani o teli mare
La frequenza del bagno è dettata da diversi fattori, in generale l’intervallo massimo consigliato è di circa due mesi. In alcuni casi particolari, specialmente in preparazione ad esposizioni, il pelo andrebbe lavato e condizionato settimanalmente.
Come già detto, prima del bagno conviene passare lo slanatore su tutto il dorso e liberare il mantello da eventuali nodi e/o residui di sporco. Sembrerà banale, ma ricordiamoci sempre di chiudere tutte le finestre (soprattutto d’inverno) e di non farlo stare in mezzo alla corrente (consiglio valido per tutte le stagioni), né durante il lavaggio, né durante l’asciugatura.
Dopo aver sciacquato abbondantemente il mantello, prepariamo lo shampoo in una brocca. In generale è sempre meglio diluire lo shampoo con acqua; i valori di diluizione possono variare a seconda della tipologia/marca. Controllate sempre l’etichetta. In linea generale potreste utilizzare una brocca da un 1L e scegliere un’unità di misura pari alla metà di un biccherino di carta da caffé, e riempirla con acqua tiepida.
Quando la bacinella sarà traboccante di schiuma e bollicine, immergete la spugna fino a saturarla, e poi passatela sul cane, dolcemente, prima sul dorso, poi sulle zampe, sotto la pancia, e sulle orecchie. Prestiamo sempre una particolare attenzione agli occhi ed evitiamo di fare andare acqua o shampoo all’interno dei padiglioni auricolari.
Il balsamo potrà essere applicato senza spugna, e lasciato in posa per qualche minuto.
Finito il tempo di posa del balsamo, sciacquiamo accuratamente il cane e se vuole, lasciamogli scrollare da solo l’acqua in eccesso. Poi strizziamo con le mani il pelo delle zampe, delle orecchie e della coda.
Accogliamolo infine in uno dei grossi asciugamani o teli mare che avremo precedentemente preparato, e mettiamolo su un apposito tavolino da toelettatura.
N.B. se non avete un tavolino da toelettatura, pensate ad un’alternativa che possa creare un tavolino “di fortuna” ma sempre in sicurezza e in posizione sopraelevata. Vi consentirà di risparmiarvi il mal di schiena, e permetterà al cane di capire la situazione nuova che non è un gioco, ma una attività diversa, alla quale deve collaborare in maniera attiva.
E’ sempre meglio asciugare il grosso del pelo utilizzando almeno un paio di asciugamani; il primo infatti si riempirà velocemente di acqua, il secondo vi aiuterà a rendere il pelo solo leggermente umido.
Arriva quindi il momento di armarci di phon, meglio potente, o di un soffiatore per cani. Asciugate il mantello nel suo verso, e non dimenticate di utilizzare uno spray condizionante per il pelo dal lato che in quel momento state lavorando.
Prestiamo particolare cura ad i padiglioni auricolari che non devono mai rimanere umidi, alle zampe e agli spazi interdigitali.
Una buona asciugatura richiede tempo, quindi armatevi di pazienza :-) A cane asciutto spruzzate altro spray e pettinate il manto utilizzando il cardatore prima, e passate un pettine lungo a denti larghi nelle frange per essere sicuri di aver tolto tutti i nodi.
LA TOELETTATURA CLASSICA
Posizioniamo il nostro cocker cane sul tavolino da toelettatura e teniamo tutti gli arnesi a portata di mano. Il nostro beniamino dovrà essere abituato fin da cucciolo a starci tranquillamente. Fate della toelettatura anche un momento di coccole, un momento di intimità cane padrone. Lui si fida di voi e voi premiatelo e vezzeggiatelo quando si dimostra collaborativo e paziente.
Il primo passo da fare è terminare la slanatura che avevamo cominciato prima del bagnetto. Passiamo lo slanatore dalla testa alla coda, passando sul dorso, sopra e ai lati, e poi su collo, spalle e glutei. Sarete sorpresi di vedere quanto pelo continuerà a venire via. Di base, bisogna passare lo slanatore ancora e ancora finché la lama non riesce a tirare via più niente. Mi raccomando di non usare lo strumento come se fosse una zappa, dovete essere decisi ma delicati. Nel caso di cani con molta pelle, che tende a seguire eccessivamente la lama nel suo passaggio, potrete aiutarvi nell’operazione tenendo la pelle tesa con la mano sinistra, aiutando lo slanatore a passare più rapidamente.
Quando sarete arrivati a questo punto, potrete cominciare a lavorare la testa. La prima cosa da fare, è procedere con le rasature. Prendiamo la tosatrice con la lama da 1.6mm e passiamola tutto intorno al padiglione auricolare: questo consentirà di permettere una migliore areazione al condotto uditivo. Arriviamo a tosare il pelo per circa 4 dita dall’attaccatura dell’orecchio, sia all’interno che all’esterno dello stesso. Questa operazione farà assumere all’orecchio la caratteristica immagine di “fazzoletto di seta appuntato con una spilla”.
Lo scalino creato dalla tosatrice esternamente all’orecchio, segnerà il punto per lavorare la testa con le forbici sfoltitrici che renderanno meno netto questo stacco. Per comodità, visto che vi trovate già con la tosatrice in mano, passatela con la lama corta anche di lato alle labbra, per eliminare l’eventuale eccesso di pelo presente in alcune pliche labiali*; infine cambiate lama e montate la 7F per definire il sottogola, passando la tosatrice fino alla punta dello sterno (per intenderci meglio: bisogna fermarsi prima del grosso ciuffo di peli presenti sul petto).
Potrete passarla anche sulle guance e sul muso se l’eccesso di pelo fosse di entità tale da non poter essere rimosso a mano facilmente.
Dedichiamoci quindi alla…capigliatura. Avendo già passato lo slanatore, il ciuffo esso apparirà certamente meno imponente e più pettinato. A parte alcuni casi particolari, con cani che presentano davvero una quantità di pelo ridotta a quattro ciocche in fila, il cocker inglese delle attuali linee di sangue presenta un certo panettone lanoso in testa, per circa 10/15 minuti di lavoro intenso. Per ridurlo bisogna prendere con indice e pollice piccole ciocche di pelo lanoso (sentirete facilmente la differenza di consistenza tra le mani) e le tirate nel verso del pelo. Piano piano, cominciate da un lato fino ad arrivare all’altro. La pietra pomice e dei guanti di lattice potranno aiutarvi ad avere una maggiore presa che si tradurrà in una maggiore quantità di lana rimossa per volta.
Lateralmente alla testa, si useranno le forbici sfoltitrici per rendere gli stacchi netti regalando al cane un look naturale. L’occipite, la nuca del cane, va definito accuratamente. Anche in questo caso lo slanatore vi avrà già dato una grossa mano, ma diventerà vostro compito terminare il lavoro, utilizzando le dita o la pietra pomice. Arrivati a questo punto potreste pensare di utilizzare la pietra pomice per rimuovere anche quella minima lanugine ancora presente sul dorso, così inconsistente che lo slanatore ormai non riesce a rimuovere.
Il capitolo “piedi” è uno dei più complicati, e riesce facilissimo ad alcuni, come difficilissimo ad altri. In linea generale, bisogna arrotondare il pelo della zampa in modo da farle assumere una forma tonda, da gatto. Il pelo tra i cuscinetti va tagliato, seguendo tutto il contorno del polpastrello, e le unghie accorciate. Se non avete mai tagliato le unghie al vostro cane, fatevi mostrare dal veterinario o dal toelettare come si fa. Detto in modo semplicistico, con l’apposita tronchese per le unghie, bisogna tagliare quel pezzetto finale dell’unghia che si incurva. Fatto regolarmente, l’unghia si ritira gradualmente e non diventerà troppo lunga. Vi faccio presente che il cocker non ha le unghie corte costituzionalmente, quindi non aspettatevi miracoli. Di certo è possibile renderle meno affilate e di una lunghezza compatibile con la struttura stessa del piede: in pratica, le unghie, appoggiando il cuscinetto non devono toccare terra, la devono sfiorare.
I garretti vanno sfoltiti del pelo in eccesso, intervenendo prima con lo slanatore, poi, se necessario, anche con le forbici sfoltitrici. Stesso discorso per le zampe anteriori, anche se non tutte le tessiture di pelo possono essere trattate allo stesso modo. Ci sono zampe che si prestano più facilmente ad una definizione e altre che sono belle piene di pelo e si possono armonizzare più facilmente alla linea generale del cane utilizzando lo slanatore per dargli una forma, ma non vengono completamente “puliti”. In alcuni casi si può utilizzare il coltellino 330 nel verso del pelo, a mo’ di pettine, sulle frange per renderle più uniformi con il pelo del dorso.
La coda portata lunga, va privata delle sue frange lunghe da setter e vanno accorciate accordandole con l’insieme generale del cane. Potete infatti mantenere una minima lunghezza che ne aumenta il volume, se non disturba.
Cogliamo l’occasione della toelettatura anche per un rapido check-up ai magnifici tre: bocca (denti), orecchie e occhi.
Apriamo delicatamente la bocca e controlliamo i denti; l’eventuale presenza di tartaro potrà essere rimossa con una garza arrotolata ad un dito e bicarbonato, oppure utilizzando un prodotto specifico.
Utilizziamo la garza anche per pulire l’esterno del padiglione auricolare. Vi consiglio di non mettere soluzioni acquose all’interno del canale auricolare a meno che non sia giustificato. Esse sebbene molto diffuse, non sono necessarie e rendono l’ambiente dell’orecchio ancora più umido, favorendo la proliferazione di fastidiose muffe.
Infine puliamo gli occhi “lavandoli” con la soluzione fisiologica o con il liquido sterile per le lenti a contatto. Delicatamente rimuoviamo eventuali caccolette dagli angoli.
La toelettatura termina con un’ampia spazzolata, previo sempre l’utilizzo dello spray condizionante.
CONSIGLI.
Insegnate al vostro cocker fin da cucciolo a mettersi sdraiato su un lato o a pancia all’aria durante la toelettatura. Vi verrà estremamente comodo per raggiungere quei punti che restano un pò nascosti e facili alla formazione di nodi, come le ascelle e l’inguine.
IL PARAORECCHIE.
Abituatelo inoltre ad indossare una speciale “cuffietta” da cocker, il paraorecchie, per riparare per l’appunto, le orecchie. Si possono utilizzare durante l’ora della pappa per non impiastricciare lunghezze e durante le passeggiate in città, per evitare che il cane possa strusciare le orecchie per terra, raccogliendo odori e robaccia varia come chewing-gum, mozziconi di sigaretta, e quant’altro. Durante la stagione estiva sono inoltre ottimi come protezione aggiuntiva dai forasacchi che non riescono a risalire al condotto uditivo.
I PIEDI “PULITI”
Durante la bella stagione, con i primi caldi, non è infrequente, soprattutto in città, incontrare i forasacchi. Purtroppo queste antipatiche spighe sono nemiche giurate del nostro Cocker e se la cuffietta ci aiuta a proteggere le orecchie, una toelettatura appropriata sarà invece l’unica nostra alleata per quanto riguarda invece le zampe. La toelettatura classica già prevede che il pelo sui piedi sia pareggiato, accorciato e arrontondato; tuttavia a seconda dei fattori di rischio ambientali dove il cane risiede, vi consiglio di definire molto bene tutta l’area, partendo dalle dita, nello spazio interdigitale e infine, sotto il polpastrello. L’immagine mostra il risultato finale e anche l’adeguata lunghezza delle unghie in questa razza.
Articolo a cura della D.ssa Alessandra Ferrara. E’ vietata la riproduzione anche parziale senza consenso.
VIDEO TUTORIAL
LA PRIMA TOELETTATURA
https://www.facebook.com/watch/?v=640943499807170
LA TOELETTATURA DELLE FEMMINE STERILIZZATE
PARTE PRIMA
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PARTE SECONDA
https://www.facebook.com/zahircocker/videos/228352498428269/